Design week 2019

Mutatis mutandis

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#70 anni

XXII Triennale_sezione francese_Nouvelles Natures_École supérieure d’art et de design Saint-Étienne (ESADSE, Saint-Étienne)

La mostra

Elaborata quale proseguimento della tematica della Triennale Broken Nature, la mostra, che si sviluppa in due momenti, propone l’Orgue à Larsen di Thomas Barbé, Potagia di Martin Sauvadet e Graal di Thomas Larbain, tutti e tre laureati presso l’ESADSE nel 2018. 
Data l’impellenza di una reazione all’impatto della nostra civiltà sulla Natura, ha un’importanza cruciale la responsabilità che, con il loro lavoro, assumono designer e altri artisti sia nello sviluppo di nuovi utilizzi e materiali sia nella nascita di nuove forme di pensiero. La mostra Mutatis mutandis unisce il lavoro di tre designer i cui progetti hanno la peculiarità di esplorare i cambiamenti dell’ambiente, rispettivamente nel campo acustico, agreste e dell’oggetto. Utilizzando la nostra attenzione uditiva, l’Orgue à Larsen di Thomas Barbé, aggrega i suoni che ci circondano con un dispositivo scultoreo progettato per produrre una «musica del momento». Con Potagia, Martin Sauvadet si dedica alla creazione di serre d’emergenza adattabili e modulari che intrecciano la coltura biologica con la cultura quella politica. Thomas Larbain studia le trasformazioni formali del Graal, attraverso la sua storia, il suo mito, fino alla sua oggettiva trascrizione. Nel loro approccio al design non segmentato, questi tre progetti ci permettono di pensare a temi “comuni”, alla percezione e all’ascolto, alla forma e ai suoi usi, aprendo prospettive generose in merito alle potenzialità del nostro futuro.Curatrice:
Claire Peillod, Amministratore delegato della Esadse

POTAGIA – Martin Sauvadet (DNSEP design objet)

2 bolle di Polyane, sistemi di aerazione e d’irrigazione, vasi di colture e piante, dimensioni variabili, 2018

Dal 9 al 14 aprile 2019

Potagia è una serra a “km meno di 0”, aperta a tutti. Si presenta come una installazione evidente e pedagogico che intende restituire al design una valenza politica, sociale e ambientale. La serra d’emergenza si presenta modulare e adattabile a ai vari ambienti possibili. Il vantaggio della modularità appare in contraddizione con il principio stesso di coltivazione della terra. Alcuni direbbero che ci vogliono dieci anni per ottenere risultati in termini di quantità. Ma in questo caso, Martin Sauvadet propone una coltura senza terra che, per ovvi motivi, non dipende più dal suolo ma solo dalla cura che si dedica alla coltivazione. In effetti il terriccio deve essere lavorato secondo le qualità nutrizionali della terra, la qualità dell’esposizione solare può essere aumentata così come le temperature e i livelli di umidità. Per questo progetto, gli strumenti per coltivare frutta e verdura provengono da materiali domestici (ventilatori, lampada a LED, pompa dell’acquario). 
Per realizzare un lavoro che abbia un significato e che procuri gioia nell’usarlo, l’arredo assume forme e colori di grande generosità. Risultato? Piatti traboccanti di immaginazione.

 

 

GRAAL – Thomas Larbain (DNSEP design objet 2018)

Dal 9 al 14 aprile 2019

Thomas Larbain inizia il suo lavoro con lo studio teorico di un oggetto: il graal. Come designer desiderava capire come quest’oggetto fosse stato creato, come avesse preso forma e conosciuto varie rielaborazioni nel corso delle riscritture del romanzo incompiuto di Chrétien de Troyes, Perceval o il racconto del Graal
Con questo studio, Thomas Larbain configura un protocollo di lavoro sotto forma di ricerca incompiuta in cui la riscrittura dà forma agli oggetti. Scelte, forme e usi si trasformano nel corso delle sue serie. 
Per testare questo protocollo con neutralità, sono stati scelti cinque oggetti tipo:
- una sedia in quanto pilastro e archetipo del design
- una meridiana per la sua dimensione antropologica 
- una caffettiera francese, emblema del design industriale 
- e per finire due oggetti di forte impatto mitologico: uno specchio (mito di Narciso) e un vaso (mito del giardino) 

Attraverso questo protocollo, Thomas Larbain s’interroga sulla tema del tempo nel lavoro del designer fino al momento in cui si considera un oggetto terminato, finito. Proponendo di far scomparire questo concetto, crea oggetti non “immutabili” ma in evoluzione, che possono migliorare o peggiorare. Ogni serie ha le proprie qualità e difetti. La forma non dipende più dalla funzione: il progetto va inteso e compreso come una successione di categorie di oggetti che potrebbero trovare un uso in un contesto più preciso. Così, il suo stesso lavoro di designer, che può considerato come la ricerca del graal, è la ricerca di un ideale che non esiste e di un oggetto utopico emancipato dalla moda e dal suo tempo.

 

 

L' orgue à Larsen

L’ORGUE À LARSEN – Thomas Barbé (DNSEP design média) 

3 moduli sonori, l100 x L200 x H250 cm ognuno, 2018
dal 1° al 9 marzo 2019

Oggi, in un mondo dove l’acustica naturale è costantemente sovrastata da rumori artificiali e da musica registrata, è necessario riapprendere a riascoltare. Come proporre un’esperienza, una composizione che interroghi e risvegli l’ascolto in senso lato e possa ridare la giusta collocazione a un suono naturale, anche se elettrificato? 
L’opera “L’Orgue à Larsen” vuole creare una musica simbiotica, una musica del luogo e dell’istante, per portare a un ascolto più autentico e in loco.
In uno spazio artificiale o naturale, diversi contenitori (tubo, bombola, tanica) sono disposti in modo da plasmare lo spazio acustico. Il dispositivo e il luogo creano insieme il timbro del suono prodotto, la sua personalità e i toni della composizione. Il tutto è governato da una casualità digitale che ne rinnova continuamente le variazioni. 
Attraverso questa installazione, si invita lo spettatore a riappropriarsi del mondo dei suoni, diventando compositore di ciò che ascolta.

 

La scuola

L’ESADSE, che con la Cité du Design forma l’Ente Pubblico di Cooperazione Culturale Cité du design - Ecole Supérieure d’art et design di Saint-Étienne, è un scuola superiore artistica riconosciuta dal Ministero della cultura. Sostenuta dalla città di Saint-Étienne – città UNESCO del design, Saint-Étienne Métropole, regione Auvergne-Rhône-Alpes e dallo Stato, la Scuola è una piattaforma per la ricerca, la formazione e la valorizzazione delle pratiche artistiche e di design.

esadse.fr